23/09/2023
Bachmann - Incontro in aula
Nella mattinata di sabato 23 settembre ’23, abbiamo presenziato con un nutrito gruppo di volontari della nostra Sezione, ad un incontro con due classi delle scuole medie di Tarvisio presso l’Istituto “Bachmann”. L’incontro, il primo di una serie già pianificata a priori, causa le condizioni meteo non favorevoli, si è svolto all’interno dell’Istituto, ma non per questo è stato meno interessante, almeno a giudicare dalla attenzione ed interesse palesato dagli alunni. Interesse che si è manifestato maggiore nelle parti tecniche, com’era prevedibile.
Dopo l’introduzione alla giornata da parte del Presidente Rossetto Massimo, che ha focalizzato l’attenzione descrivendo la bellezza della nostra vallata, l’importanza di mantenerla tale anche per mantenerne vivo il giusto interesse della gente che la frequenta, e l’importanza che ciò riveste per la comunità, ha accennato alla catena di montagne che la circondano, costituita dalle Alpi Carniche orientali e dalla Alpi Giulie, focalizzando le differenze di forme e formazione geologica.
A seguire ha preso la parola Sinigaglia Giorgio, riassumendo sinteticamente le problematiche che possono derivare dalla frequentazione della montagne, toccando anche le tematiche della flora, della fauna e della tutela dell’ambiente.
Botticelli Massimo invece, come responsabile della sentieristica, ha evidenziato in cosa consiste la tipologia di lavoro di cui si occupa per manutenere i sentieri del territorio, con delle interessanti foto delle attività, e tipologia di segnaletiche usate, sempre cercando di infondere il rispetto per l’ambiente e soprattutto verso i volontari che lo curano. Un accenno si è fatto ad una serie di comportamenti disdicevoli che di sovente si rilevano, quali l’abbandono dei rifiuti, sia lungo i sentieri, e ancora più marcatamente presso i bivacchi.
Per ultimo è intervenuto Del Negro Pietro, responsabile dell’escursionismo, che si è incentrato sulla gestione del rischio in montagna, illustrando quali sono le metodologie per poter affrontare il pericolo che deriva dalla frequentazione della montagna. Purtroppo, la montagna, è stato spiegato, non è mai sicura del tutto, ma presenta delle insidie che qualche volta diventano imprevedibili anche se si adottano tutti i sistemi per renderla sicura. Si è parlato anche dei vari gradi di difficoltà previsti dal Club Alpino Italiano nell’escursionismo e nelle ferrate. Di queste ultime si è anche spiegato cosa sono e come devono essere affrontate.
L’attenzione degli alunni, seppur esemplari come compostezza ed interesse, disposti ad ascoltare e a fare domande, è esplosa improvvisamente quando si sono fatte vedere le varie attrezzature utilizzate per la sicurezza in montagna, tra cui corde, cordini, imbraghi, kit di ferrata, bastoncini e quant’altro, con tanto di esemplificazione di qualche manovra o nodo. E’ stato bello comunque scoprire che qualcuno dei ragazzi conosceva già certi nodi ed aveva frequentato palestre di roccia con i genitori.
A seguire ha preso la parola Sinigaglia Giorgio, riassumendo sinteticamente le problematiche che possono derivare dalla frequentazione della montagne, toccando anche le tematiche della flora, della fauna e della tutela dell’ambiente.
Botticelli Massimo invece, come responsabile della sentieristica, ha evidenziato in cosa consiste la tipologia di lavoro di cui si occupa per manutenere i sentieri del territorio, con delle interessanti foto delle attività, e tipologia di segnaletiche usate, sempre cercando di infondere il rispetto per l’ambiente e soprattutto verso i volontari che lo curano. Un accenno si è fatto ad una serie di comportamenti disdicevoli che di sovente si rilevano, quali l’abbandono dei rifiuti, sia lungo i sentieri, e ancora più marcatamente presso i bivacchi.
Per ultimo è intervenuto Del Negro Pietro, responsabile dell’escursionismo, che si è incentrato sulla gestione del rischio in montagna, illustrando quali sono le metodologie per poter affrontare il pericolo che deriva dalla frequentazione della montagna. Purtroppo, la montagna, è stato spiegato, non è mai sicura del tutto, ma presenta delle insidie che qualche volta diventano imprevedibili anche se si adottano tutti i sistemi per renderla sicura. Si è parlato anche dei vari gradi di difficoltà previsti dal Club Alpino Italiano nell’escursionismo e nelle ferrate. Di queste ultime si è anche spiegato cosa sono e come devono essere affrontate.
L’attenzione degli alunni, seppur esemplari come compostezza ed interesse, disposti ad ascoltare e a fare domande, è esplosa improvvisamente quando si sono fatte vedere le varie attrezzature utilizzate per la sicurezza in montagna, tra cui corde, cordini, imbraghi, kit di ferrata, bastoncini e quant’altro, con tanto di esemplificazione di qualche manovra o nodo. E’ stato bello comunque scoprire che qualcuno dei ragazzi conosceva già certi nodi ed aveva frequentato palestre di roccia con i genitori.